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Il confronto tra i due dispositivi sembra quasi impari, ma andiamo a vedere nel detaglio realmente quali sono le caratteristiche consolidate e le novità che arriveranno nell’Iron versione Pro
Entrambi i dispositivi montano un processore a 64-bit
MediaTek MT6753 Octacore 1.3GHz con una GPU Mali-T720, offrendo ben 3GB di Ram, cosa rara in dispositivi di questa fascia.
La Rom è di 16gb espandibili.
Il primo confronto che possiamo fare, è ovviamente quello estetico e l’appeal istantaneo.
Tutti e due i dipositivi hanno un pannello frontale con bordi molto risicati.
Nell’umi Iron pro ci si trova di fronte ad un’immediata sensazione “premium” grazie alla scocca completamente in metallo (fatta eccezione delle 2 bandelle posteriori sopra e sotto in plastica ben mascherate) e alle rifiniture impreziosite, lasciatemi dire, dalle viti che danno quel tocco tech che piace. Il Led di notifica denominato Skyline, è posto in basso e regala qualcosa in più dei tradizionali led a “puntino” .Unibody, quindi senza la back cover asportabile.
In mano non fa sentire la dimensione del 5.5 pollici e , malgrado il grip non sia dei migliori, le smussature ai bordi aiutano molto.
L’elephone di contro da una sensazione meno elegante e gli oltre 9mm di spessore (contro i 7,9 dell’Iron pro) si vedono e si sentono. E’ realizzato quasi interamente in alluminio mentre la Scocca posteriore è in un materiale in fibra simile al Kevlar, con una Texture particolare che dona un grip migliore, ma che personalmente non mi fa notare una particolare differenza ergonomica, con il suo antagonista.
Come dicevamo back cover asportabile ( la batteria no)che rende accessibili i 2 slot per le sim e lo slot per la microSD (32gb max). Nell’Iron Pro abbiamo un carrellino laterale che permette l’inserimento di 2 nanosim o di 1 nanosim e una microSD, quindi scordatevi le 2 sim + la SD contemporaneamente.
Montano un display da 5.5 pollici che per l’Iron Pro è un LTPS FullHd (quindi con consumi abbastanza parchi per la categoria, ottima luminosità e neri profondi, cosa rara in un prodotto di questa fascia di prezzo) e un Gorilla Glass3 di ultima generazione. Il P8000 monta un 5.5 pollici IPS FullHd Gorilla Glass prima generazione, che non ha una grande luminosità ma che se la cava, nella media, ma sotto decisamente alle caratteristiche del pannello dell’Iron Pro.
Differenza sostanziale la troviamo sulla batteria, che nell’ Iron è di ben 3150 mAh, ma che nel P8000 raggiungono i 4160mAh, rendendolo quasi impossibile da scaricare ma portando il peso oltre i 200 grammi, facendo nettamente la differenza con L’iron che resta abbondantemente sotto con i suoi 150 grammi circa (cosa non indifferente per un 5.5 pollici, specialmente se utilizzato molto durante la giornata)
Per il comparto fotografico i dispositivi si affidano a 2 sensori differenti. L’Umi monta una camera posteriore Sony da 13mp, con doppio Flash led. Interpolati fino a 20mp, sicuramente deciderete di modificare con le opzioni della camera e riportarli a 13. La fotocamera anteriore è da 8mp con (sorpresa) un comodo flash led, per i maniaci del Selfie.
Cosa dire. Forse il comparto fotografico è la nota dolente, ma come la maggior parte dei dispositivi che montano questo sensore, con una buona luminosità è in grado di realizzare bellissimi scatti, che peggiorano però con una bassa luminosità.
Non migliore il sensore Samsung da13mp montato sul P8000 a cui si aggiunge la scarsa potenza del flash led. Anteriormente monta una camera da 5mp. In fin dei conti soffre anche il P8000 delle medesime problematiche dell’Iron pro, anche se tutto sommato si tratta solo di migliorare nel tempo il Software di gestione della camera.
Per quanto riguarda il comparto audio ci ritroviamo più o meno nelle medesime condizioni, anche se umi gode di un software che già con L’iron ha fatto nelle varie release, i passi giusti per migliorare le varie note dolenti.
Dotati entrambi di sistema operativo Android Lollipop 5.1, mentre nell’Umi siamo di fronte a una versione quasi STOCK, nell’elephone è stata modificata leggermente l’interfaccia d’uso.
L’umi Iron Pro, aggiunge al suo predecessore il sensore di impronte, posto sul retro che si aggiunge ad un sensore dell’iride (non infrarossi) e alla possibilità di sblocco anche tramite riconoscimento vocale.
Buona l’idea del sensore per l’iride, anche se speriamo siano state fatte migliorie a livello software, perché il sensore non è sempre reattivo e soprattutto con scarsa luminosità.
Per quanto riguarda l’elephone ha anch’esso il sensore di impronte sul retro, non sempre immediato nel riconoscimento e soprattutto che non da la possibilità di sblocco istataneo ( prima dovete attivare il telefono e poi passare il dito per sbloccarlo). Ovviamente non sappiamo ancora come si comporta nel nuovo Iron.
L’iron essendo un dispositivo in uscita, vanta a differenza dell’elephone, la nuovissima porta USB –C che però non è attualmente ancora molto supportata, quindi vi converrà tenervi stretto il cavetto che verrà dato in dotazione. Dalla sua permetterà una trasmissione dei dati più veloce e probabilmente tempi di ricarica ridotti. Altra esclusiva Umi rispetto all’elephone P8000 è la connessione OTG che vi permetterà di collegare Pendrive e spostare dati dal telefono alla memoria di massa e viceversa con un semplice cavetto.
Passiamo alla ricezione. Tutti e due i dispositivi sono LTE, come detto Dual sim e con la classica gestione MEdiatek. Non han problemi di ricezione, prendono praticamente ovunque, fatta eccezione per il 4g che ovviamente dipende dalla copertura.
Dotati del wi-fi a doppia banda 2/5GHZ e BT 4.0
Possiamo dire che in conclusione L’iron ha già alle spalle il fratello “minore” (per modo di dire visto che sembra si differenzino solo per l’assenza del lettore di impronte nella prima versione) che con la comunità di supporto e il software Rootjoy, permette un continuo aggiornamento e la possibilità di modifica da parte dei più smanettoni, che ha già provveduto a sistemare alcune falle iniziali, e quindi può partire già con un background di ottimizzazioni. Se poi considerate che per poco meno di 170 euro avrete in mano un oggettino che può competere esteticamente e prestazionalmente con marche più blasonate e costose, il gioco è fatto e la scelta anche.
Non nascondiamo che ci son molti passi ancora da fare per quanto riguarda l’ottimizzazione del software di gestione nell’Iron e che tutto sommato si poteva anche evitare di mettere la rilevazione dell’iride, prima di ottimizzarla al meglio.
Forse con il nuovo dispositivo ci saranno miglioramenti proprio dati dall’esperienza di questi primi mesi di testing sul fratello “minore”.
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